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Esercito



5° reggimento 'Borbone' PDF Stampa E-mail

Novembre 1859: Assume il comando del reggimento di stanza in Gaeta il colonnello Francesco Cobianchi.

Maggio 1860: le quattro compagnie scelte al comando del maggiore Giovanni Marra, inquadrate in una brigata indipendente , agli ordini del colonnello Bonanno, sbarcano a Palermo e vengono aggregate alla colonna Von Mechel che umilia i garibaldesi fino a Corleone. Si distinsero per ardore e coraggio il maggiore Marra, il capitanoTrani e il tenente Chitti.

Giugno 1860: Il reggimento col comandante Cobianchi sbarca a Messina per rimanervi di guarnigione. Le compagnie scelte rimangono in Gaeta partecipando alla campagna sul Garigliano.

Marzo 1861: Il reggimento capitola con la resa di Messina

4° Reggimento 'Pricipessa' PDF Stampa E-mail

Gennaio 1860: Comanda il reggimento il colonnello Ascanio Polizzy

Maggio 1860: Il reggimento combatte per le strade di Palermo, eroici furono il maggiore Cetrangolo , il capitano Rapisardi, che ebbe anche il passaggio allo stato maggiore , il tenente Roberti e gli alfieri Bucca e Mannini tutti decorati con la croce di S. Giorgio, croce di Grazia fu data ai capitani Pietromasi, De Matteis e Antinolfi , ai tenenti Monteleone, Gargano e Leanza ed agli alfieri Rocchetti e Pisanelli.

Luglio 1860: Il colonnello Polizzy è promosso generale ed il comando del reggimento viene assunto dal colonnello Andrea Marra che raggiunge il corpo in Calabria.

Agosto 1860: Il reggimento è in Calabria e fa parte della brigata Melendez. Subirà la sorte di tutto l'esercito ivi stanziato abbandonato dagli alti ufficiali alla mercè dei garibaldesi.

Settembre 1860: Il reggimento si ricompone dietro il Volturno dove combatterà a Roccaromana, il 19 e nella brigata Ruiz che conquisterà Castelmorrone. Si distingueranno il maggiore Anguissola ed i capitani Rizzo e Zagarese, che rimasto ferito, morirà a Capua e il tenente Mevi.

Ottobre 1860: Si riuniscono a Itri per combattere nelle formazioni di resistenza i tenenti Gargano, Montaperto, Mannini, Rocchetti , Pisanelli, Sorrentino, Celentano, Cioffi, Vallejo e Caracciolo.

Novembre 1860: Il 2 i resti del reggimento con il colonnello Marra capitolano a Capua.

3° Reggimento 'Principe' PDF Stampa E-mail

Gennaio 1860: Comanda il reggimento il colonnello Francesco Bonanno, siciliano, 53 anni, in carica dal giugno del 1859. Dal novembre di quell'anno le quattro compagnie scelte fanno parte di una brigata al comando dello stesso colonnello di stanza in Abruzzo, sotto gli ordini del generale Pianell.

Maggio 1860: Le compagnie scelte partono per Palermo dove combatteranno il 27, 28 e 29 . Si distingue il tenente Federico Forte decorato con la croce di S. Giorgio di merito. Il 1 maggio subentra nel comando del reggimento del colonnello Aldanese.

Giugno 1860: Le otto rimanenti compagnie , con il colonnello Aldanese ed il maggiore Milano sono a Messina dove formeranno col 5° e il 7° di linea la guarnigione. Le compagnie scelte rientrano a Gaeta, nella brigata di guarnigione sotto gli ordini del maggiore Ruggiero.

Settembre 1860: Assume il comando delle compagnie scelte il tenente colonnello Cortada.

Ottobre 1860: Dal 23 i corpi di Gaeta fanno parte della brigata Grenet. Il 29 sono in prima linea a difesa del ponte sul Garigliano lottando gloriosamente respingendo gli attacchi piemontesi dando una forte prova di valore militare.

Novembre 1860: Sconfinamento nello Stato Pontificio con la brigata Grenet.

Dicembre 1860: Si macchiano di diserzione, nella cittadella di Messina, i tenenti Moffa e Dell?Aversano. Il tenente Fusco partecipa con altri militari alle operazioni di guerriglia alla frontiera pontificia con la colonna Luvarà.

Gennaio 1861: Il 21 prende il comando del reggimento il colonnello Raffaele Ferrara già comandante i Tiragliatori di Guardia , giunto da Gaeta.

Febbraio 1861: disertano ignominiosamente il tenente De Candia e l'alfiere Casentino, viene espulso dalla cittadella di Messina, il colonnello Ferrara, per ordine del generale Fergola, con l'accusa di istigazione alla resa.

Marzo 1861:Il 2 vengono arrestati il maggiore Milano ed il capitano Messina con l'accusa di avere congiurato contro il generale Fergola. Il 13 capitola Messina e con essa si scioglie il reggimento. Vengono decorati per essersi distinti durante l'assedio il capitano Rasquinet e i tenenti Falduti, Biscogli e Caso.

Su 57 ufficilali 30 aderirono all'annessione nell esercito sardo, quasi tutti messi in ruoli sedentanei.

2° Reggimento 'Regina' PDF Stampa E-mail

25 Giugno 1859: Assume il comando del reggimento il colonnello Ghio

Marzo 1860: il reggimento è destinato in Sicilia nelle zone fra Messina e Catania agli ordini del maresciallo Gaetano Afan de Rivera.

Giugno 1860: I primi a macchiarsi di tradimento del reggimento furono il capitano Nunzio Madonia, disertore, il primo tenente Gerardo Ferrandina, che passò al nemico, e il tenente Francesco Paolo Alfieri, anche egli disertore.

Luglio 1860: Il reggimento si trasferisce a Monteleone in Calabria dove viene assegnato alla 1 brigata comandata dallo stesso Ghio , sostituito in seguito dal colonnello Konig.

Agosto 1860: Il reggimento si sbanda a Soveria Mannelli.

Settembre 1860: Una parte del reggimento si ricompone spontaneamente a Capua, il 19 con soli duecento uomini combatte eroicamente a Roccaromana.

Ottobre 1860: Partecipa con la colonna Ruiz alla battaglia del Volturno ed alla conquista di Castel Morrone dove si distinsero il capitano Larovere che fu preso prigioniero ed il capitano De Lella, alcuni ufficiali , tra cui il tenente Duca e gli alfieri Fiorentini e De Lucia parteciparono volontariamente alle azioni di guerriglia agli ordini del colonnello Luvarà.

Novembre 1860: I resti del reggimento capitolarono a Capua

1° Reggimento 'Re' PDF Stampa E-mail

Dicembre 1855-marzo 1860

Il reggimento è comandato dal colonnello Luigi Muti.

Marzo 1860: Il reggimento fa parte della brigata di stanza a Gaeta e rimane provvisoriamente al comando del maggiore Luigi Pacifici. Le quattro compagnie scelte fanno parte della brigata Bonanno in Abruzzo con la colonna mobile comandata da Pianell.

Maggio 1860: Il 1 maggio assume il comando il colonnello Francesco Pironti , che si rivelerà una jattura per il reggimento.

Le quattro compagnie scelte , al comando del maggiore Auriemma , salpano l'11 da Gaeta con la brigata e giungono a Palermo il 14 dove si aggiungono alle truppe ivi stanziate. Il 16 le compagnie condotte al fuoco vittoriosamente contro i ribelli siciliani al Parco. Nuove azioni del corpo il 24 a Monreale. Il 27 strappa con un furibondo attacco il bastione Montalto , a Palermo, contro le orde garibaldesche.

Giugno 1860: il 19 le quattro compagnie si reimbarcano per Gaeta: Il 24 le rimanenti otto compagnie vengono dirottate in Messina provenienti da Gaeta al comando del Pironti.

Luglio 1860: Il 9 vengono sbarcate a Milazzo per formarvi la guarnigione. Il colonnello Pironti, vergognosamente, rifiuta di soccorrere la truppa comandata da Ferdinando del Bosco che si batte eroicamente il 20 sulla piana di Milazzo e, dopo la resa del forte , viene destituito e posto alla terza classe. Il re premia gli ufficiali distinti a Palermo. Il tenente Cirillo, i capitani Francia e Pellegrino , i tenenti Giaquinto e De Simone e l'alfiere Nunziato.

Agosto 1860: Il comando del corpo viene affidato al colonnello Tobia Micheroux, proveniente dal reggimento pionieri del genio. Tra il 6 e l'8 sbarca a Reggio Calabria l'intero reggimento per fare parte della brigata Marra. Non sono presenti il colonnello Pacifici ed il maggiore Auriemma trattenuti a Napoli. Il 21 agosto quattro compagnie , al comando del maggiore Ross, e otto, al comando del colonnello Micheroux, attaccano Reggio invasa dai garibaldesi. Dopo due ore di fuoco, perdono sul campo oltre duecento uomini .

Muore il tenente Domenico De Simone, si distinguonoi capitani Pellegrino e Carrascosa.

Il reggimento viene abbandonato a se stesso tra le alture del Piale, dove si arrende la brigata Melendez.

Settembre 1860: Il reggimento, dimostrando coesione e fedeltà alle bandiere, si ricompone del 70% dietro il Volturno e viene affidato al neo promosso colonnello Auriemma e inviato di guarnigione in Gaeta formante una brigata con le compagnie scelte del 3, 5 e 7.

Ottobre 1860: L'8 brigata viene chiamata a sostituire la guardia reale richiamata in Gaeta e viene affidata al generale Grenet. Il 18 il reggimento viene inviato ad Isernia e posto sotto il comando del maresciallo Scotti Douglas e il 20 combatte valorosamente sul monte Macerone contro i piemontesi , dieci volte superiori di numero, molti caddero da eroi, numerosi furono catturati e fatti prigionieri.

I tenenti Assisi, Tordela, Però, Cocoli e Spagnolo riuscirono ad evitare l'accerchiamento e raggiunsero Gaeta dove parteciperanno alla difesa incorporati nel genio pionieri

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